Calimera è un piccolo comune pugliese della provincia di Lecce, da cui ditsa solo 16 chilometri, completamente immerso nella meglio nota Grecìa Salentina, un'area ellenofona dalla caratteristica lingua d'origine, il
griko.
Le origini di Calimera sono incerte: la presenza nelle campagna limitrofe di importanti ritrovamenti, come il Dolmen Placa e della Specchia dei Mori, induce a credere che il suo territorio fu già abitato nell'età del Bronzo, anche se l'attuale centro urbano è probabilmente uno sviluppo di un insediamento dell'XI secolo. Il suo nome deriva probabilmente dal greco Καλημέρα, che vuol dire buon giorno o secondo un'altra ipotesi bella giornata.
In passato nota zona di produzione di carbone, oggi Calimera è un centro noto soprattutto per le sue attività culturali o comunque legate al terziario.
Cosa vedere
La grande vivacità culturale che contraddistingue la cittadina di Calimera è indubbiamente legata alla straordinaria presenza sul tuo territorio di innumerevoli testimonianze artistiche e architettoniche.
La Chiesa Madre è dedicata a San Brizio, protettore di Calimera, ed è stata edificata nel 1689 sulle rovine di un'antico tempio. Di particolare bellezza sono il portale barocco e, all'interno, i ben nove altari sormontati da tele di notevole valore, tra cui quelle della Madonna della Misericordiae della Madonna della Misericordia.
All'interno della Chiesa della Madonna di Costantinopoli, esistente già nel XVI secolo, è conservato un prezioso affresco della Vergine che testimonia la convivenza nella comunità del rito greco e di quello latino. Infine, immersa in piena campagna, è da segnalare la Chiesa di San Vito risalente al '500. Secondo la tradizione nel giorno di Pasquetta la gente passa attraverso un megalite calcareo di epoca precristiana con un foro nel mezzo per purificarsi. Questa usanza si fa risalire ai riti propiziatori della fertilità. Il sasso presenta nella parte superiore i resti dell'affresco che raffigurava San Vito Martire.
Caratteristici sono anche i Giardini Pubblici della cittadina, che custodiscono tra le altre cose una Stele marmorea del IV secolo a.C. donata dalla città di Atene nel 1960, e diversi busti.
Infine, nei dintorni del centro abitato, numerose testimonianze del passato, tra cui il Dolmen e Monumenti Sepolcrali costituiti da lastre conficcate nel suolo e sormontate da una lastra di dimensioni maggiori.